Non c’è cosa peggiore che conoscere la soluzione ad un problema e non adottarla per paura.
È il modo in cui si diventa CONSAPEVOLMENTE artefici della propria infelicità.
Quando mi dicono “si ma non è facile!” sono sempre in difficoltà su come rispondere.
Allora di solito faccio delle domande, per esempio: cosa esattamente per te non è facile?
Lasciare la strada vecchia per la nuova?
Uscire da una situazione che conosci bene, forse da anni, anche se starci dentro ormai vuol dire solo soffrire?
Pensare che qualcuno a cui tieni non sarà d’accordo con la tua scelta?
Esattamente, cosa per te “non è facile”?
Ma non pensi che se fosse semplice essere felici lo saremmo tutti?
E poi, se fosse sempre facile, credi che saresti in grado di apprezzarla davvero quella felicità?
Come potresti apprezzarla fino in fondo se non ti ci è voluto nemmeno uno sforzo, un sacrificio, un salto nel vuoto per raggiungerla?
Le persone più felici che conosco, ma che lo sono veramente, quasi 365 giorni all’anno, lo sono perché hanno fatto e fanno scelte difficili.
Hanno rischiato, hanno sofferto, hanno avuto paura, hanno scontentato persone a cui volevano bene per fare contente, appunto, loro stesse.
L’hanno cercata quella felicità, l’hanno fortemente voluta e quando è stato necessario si sono tappate occhi e orecchie per seguire la loro strada. Si sono messe al primo posto.
Mettersi al primo posto non vuol dire essere egoisti, perché la Vita è un dono prezioso e anteporre quella degli agli altri alla propria è sminuirne il valore, non onorarla fino in fondo.
Essere in grado di amare sé stessi in primis è la condizione necessaria per acquisire la capacità di amare gli altri e quindi di poter fare loro del bene.
Anche chi mette a disposizione la propria vita per aiutare il prossimo, prima di tutto ha imparato a mettere sé stesso al primo posto. NON è egoismo. Se non stai bene tu, come pensi di poter far star bene gli altri?
Chi ha detto che è facile? Nessuno.
Sai quando diventa “quasi” facile? Dopo tanta, tantissima pratica! dopo innumerevoli “no, grazie” e altrettanti “mi dispiace, non posso”.
Spesso, se sei onesto con te stesso, in fondo al cuore e alla coscienza, la conosci la soluzione al tuo problema, sta a te avere il coraggio di ascoltarti e adottare quella soluzione.
Nessuno può farlo per te, il rischio è tuo, il salto puoi farlo tu perché la felicità sarà solo e soltanto tua e sarà quella che, al contrario di cose o persone, ti accompagnerà fino al tuo ultimo giorno su questa terra.
Amare sé stessi implica amare la verità e soprattutto la verità su ciò che si è e su ciò che si vuole diventare. Sei pronto a scoprire la tua?