Mi rendo conto che in quei momenti in cui penso che tutto è perduto, alla fine trovo qualcosa.
Trovo un pezzetto di me, una parte del mio essere che non conoscevo affatto.
A volte è uno spigolo di cui mi accorgo perché qualcuno ci è andato a sbattere e, inevitabilmente, si è fatto male.
Allora penso che quello spigolo lo voglio smussare, perché non voglio che qualcuno si ferisca ancora a causa mia.
Penso che sia giusto limare quell’angolo del mio carattere che può far male e trovo anche il mio modo. Il mio modo di smussare gli angoli è semplice: a suon di carezze.
Perché si tratta pur sempre di una parte di me- anche se non mi piace – e, in quanto tale, sento il dovere di amarla anche nella sua imperfezione perché ritengo che l’amore sia l’unica strada percorribile per poterla accettare e tentare di migliorarla.
Così penso che non è tutto perduto, anzi, ho trovato qualcosa su cui lavorare e ho imparato anche due lezioni: la prima è che per quanto possa conoscere me stessa, ci sarà sempre qualcosa che non so; la seconda è che bisogna avvicinarsi alle persone con cautela, quasi in punta di piedi.
Perché se lo si fa con impulso o peggio ancora con aggressività, è facile che possano sbattere contro i nostri spigoli.
Spigoli di cui, a volte, non si ha ancora consapevolezza né da una parte, né dall’altra.
E tu, conosci i tuoi spigoli?